DOLCEACQUA
Dolceacqua è un centro medievale della
val Nervia che ha ricevuto la Bandiera Arancione,
marchio di qualità turistico-ambientale dato dal Touring
Club Italiano ai piccoli comuni dell'entroterra italiano.
Storia
Tracce testimoniano insediamenti degli
Intemeli, polazione ligure presente qui fin
dall'Età del Ferro, che oppose una
forte resistenza alla penetrazione dei Romani costruendo i
Castellari (V sec. a.C.): fortificazioni
in pietra a secco ad anelli concentrici costruiti sulle cime
dominanti le valli Nervia e Roia.
Il centro vero e proprio invece deriva il nome da Dulcius,
colono romano possessore del fondo agricolo, divenuto in seguito
Dulciàca, Dusàiga ed infine Dulcisaqua. Un'altra
ipotesi chiama in causa i Celti, fondatori
del centro di Dussaga. In un modo o nell'altro è chiara
la relazione con il torrente Nervia e la presenza di sorgenti
sparse.
Dolceacqua comparve poi nella storia in un documento
(1151) risultando infeudata ai Conti
di Ventimiglia, responsabili della costruzione del
primo Castello poi acquistato dall'ammiraglio genovese Oberto
Doria (1270).
Dolceacqua fu per secoli al centro delle lotte tra
i Doria ed i Grimaldi di Monaco fino al 1524, anno
in cui fu associata alla casa dei Savoia.
Per questo motivo subì l'assedio e
la distruzione del Castello (27 luglio 1746)
da parte delle truppe francesi e spagnole, in guerra contro
l'Austria sostenuta dai Savoia. Gli accordi della Pace
di Aquisgrana (18 ottobre 1748) restituirono il feudo
ai Doria.
Napoleone Bonaparte sostò qui durante la sua discesa
in Italia (1794) che determinò la
fine della Repubblica di Genova (1797) e
la creazione dell'effimera Repubblica Ligure,
alla quale Dolceacqua fu assegnata.
Gli accordi del Congresso di Vienna (1814-1815) determinarono
l'annessione di Dolceacqua al Regno di Sardegna
(1815) dei Savoia i quali in seguito unificarono
la penisola nel Regno D'Italia (1861).
Visita alla città
Divide il borgo in due frazioni il
torrente Nervia. Sulla sinistra il nucleo
più antico, chiamato Terra, si sviluppa in
forme urbanistiche concentriche che ricordano l'originale
struttura di borgo fortificato (castrum) di Dolceacqua.
In cima domina il Castello Doria, fortemente
danneggiato dal terremoto del 1887.
Scendendo e attraversando i vicoli intatti del centro storico
s'arriva alla Chiesa di S. Antonio Abate,
edificata in forme barocche, custodisce al suo interno il
polittico di Santa Devota di Ludovico Brea (1515).
Di fronte alla chiesa il Monumento al Frantoio
ricorda Pier Vincenzo Mela.
Si sorpassa il Nervia camminando sul bellissimo Ponte
Vecchio (XV sec.), opera medievale ad unica campata,
giungendo di fronte alla Chiesa di San Giorgio
(XI sec.), che conserva al suo interno le tombe di Stefano
Doria (1580) e di Giulio Doria (1608).
Attraversando la statale si entra nel Borgo, frazione
moderna dell'abitato.
Nel territorio attorno al borgo viene prodotto un ottimo vino,
il Rossese di Dolceacqua.
Luoghi d'interesse
- Castello Doria (XIII sec.)
- Chiesa di San Giorgio (XI sec.)
- Ponte Vecchio (XV sec.)
- Chiesa parrocchiale di Sant'Antonio abate a Terra (XV sec.)
- Monumento al Frantoio
- Rovine del Convento dei Padri Agostiniani (XVI sec.) - Santuario
dell'Addolorata (1890)
- Visita di Bajardo
- Visita di Ceriana
- Visita di Bussana
Vecchia
- Visita di Triora
- Visita di Perinaldo
- Visita di Apricale
- Visita di Rocchetta
Nervina
- Visita di Ventimiglia
- Visita di Bordighera
Musei
- Nessun Museo segnalato
Eventi
- Processione di San Sebastiano la
domenica più vicina al 20 gennaio
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