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CALICE
LIGURE
Località non distante da Finale Ligure e dalla costa savonese della Ligure Càlice Lìgure (Carxi)
sorge su una piana alla confluenza del torrente Carbuta con il rio Pora.
Storia
La fecondità della Valle del
Pora ha portato già l'uomo neolitico
ad insediarsi in questa zona. Un sito nei dintorni di San
Sebastiano di Perti, databile a 8000 anni fa, è il
testimone di quest'epoca insieme alle numerose incisioni rinvenute
nelle grotte del territorio circostante.
All'età del Ferro (dal X sec.
a.C.) risale invece il Castellaro di Rocca di Perti o Villaggio
delle Anime che aveva funzione di presidio delle
nuove tratte commerciali.
Di epoca romana invece i resti di un lastricato
appartenenti ad un ponte a più arcate (Pons
Paule) in località Mordeglia, situato sul
percorso originario della Via Julia Augusta,
aperta sotto l'Imperatore Augusto (13 a.C.).
La storia moderna inizia con la formazione del Marchesato
del Finale dato in feudo prima ad Aleramo
di Monferrato e poi a Enrico il Guercio del
Carretto.
La popolazione, comandata dal contadino Antonio Cappellino
il quale si rifiutò di concedere lo ius primae
noctis al marchese, insorse contro il malgoverno di Alfonso
II del Carretto (1546) che fu costretto a
rifugiarsi per lungo tempo nel suo castello.
Nel 1598 Giovanni Andrea Sforza del Carretto
vendette il Marchesato al re di Spagna Filippo II
e la Corona amministrò Calice Ligure fino al 1713
quando fu la Repubblica di Genova ad acquistarlo.
Nell'ottobre del 1794 i soldati francesi
occuparono le chiese, l'oratorio ed alcune case del borgo
per cercare approvvigionamenti per l'esercito francese in
guerra con gli Austriaci e i Piemontesi.
Restano a testimoniare sul territorio di Calice quest'epoca
di scontri alcune trincee francesi in località di Pian
dei Corsi.
Dopo la vittoria dei Francesi (1797)
capitanati da Napoleone Bonaparte Calice entrò a far
parte della Repubblica Ligure (1797-1804)
e quindi dell'Impero Francese (1804-14).
Le delibere del Congresso di Vienna (1814-15)
portarono Calice e la Liguria nel
Regno di Sardegna (1815-61) e quindi nel
Regno d'Italia (1861).
Nel 1863 Calice fu inserito nel circondario
di Albenga con Regio Decreto del re Vittorio Emanuele II.
Il 9 giugno 1930 la località assunse
l'attuale toponimo Calice Ligure.
Durante la Seconda Guerra Mondiale la popolazione
fu protagonista della lotta partigiana pagando con il sangue
lo scontro con le truppe italiane fedeli al regime fascista.
Undici partigiani furono trucidati a Pian
dei Corsi da un gruppo di soldati noti con il nome di controbanda
e appartenenti al Battaglione San Marco (2 febbraio
1945).
Nel Novecento Calice ha dato i natali a Emilio Scanavino,
ceramista e pittore, maestro della pittura informale il quale
si adoperò molto per l'apertura del Museo d'Arte Contemporanea
Remo Pastori.
Visita alla città
In costruzione...
Luoghi d'interesse
- Chiesa parrocchiale di San Nicolò (XVIII sec.)
- Oratorio di San Carlo
-
Chiesa di Santa Libera (1550)
-
Chiesa di San Lazzaro
-
Chiesa di San Sebastiano (XV sec.)
- Arco naturale alla Grotta Pollera
Musei
- Museo d'Arte Contemporanea
Remo Pastori
della Casa del Console
Eventi
- Festa di San Giuseppe il 1 maggio
-
Festa della Santissima Trinità in giugno
-
Festa della Pace a giugno
-
Festa della Madonna della Guardia a settembre
- Sagra della Madonna delle Grazie in località Ca de Visca Carbuta la prima domenica di luglio
-
Sagra di Ferragosto a Carbuta dal 12 al 16 agosto
-
Festa del Bambino di Praga il 25 di agosto
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