CASTELSARACENO
Ai margini del Parco Nazionale del Pollino,
non distante da Moliterno
e San Chirico Raparo,
si può visitare Castelsaraceno, antica
fortezza sorta intorno al X secolo.
Storia
Due sono le ipotesi di origine
della fortezza. La prima chiama in causa gli abitanti della
vicina Plánula che avrebbero costruito una roccaforte
per difendersi dalle incursioni dei Saraceni
nel IX secolo. La seconda, sostiene che furono
proprio i Saraceni, come suggerisce il nome, a fondare la
fortezza dopo aver distrutto gli antichi abitati di Plánula
e Cassiano.
Il centro fu comunque distrutto da un sisma
nel 1044.
Entrata nel territorio sotto il dominio dei Normanni
fu assegnata ai Mango, signori di S. Chirico Raparo i quali
lo donarono all'Abbazia basiliana di San Michele Arcangelo (1086). Sotto i monaci fiorì in fretta e non pagò nemmeno, come tanti altri centri della regione di fede imperiale
e ghibellina, il passaggio del potere agli Angioini
(1268) fatti scendere in Italia
dal Papa per eliminare gli Svevi.
I monaci ressero il potere fino al XV secolo quando il feudo passò alla potente famiglia dei Sanseverino
i quali avviarono la costruzione del bel Palazzo Baronale.
Nei secoli successivi Castelsaraceno fu infeudata ai D’Amato, ai Lepore di Molfetta
ed infine ai Picinni-Leopardi.
Dopo i moti risorgimentali e l'unificazione del Regno
d'Italia (1861) Castelsaraceno subì per anni la ferita del brigantaggio
alimentato dalle truppe dei fuoriusciti dell'esercito borbonico
sconfitto.
Visita alla città
Castelsaraceno offre
interessanti spunti sia per visite culturali che naturalistiche.
Tra le prime si riportano le chiese di S. Maria degli
Angeli (XVI sec.), S. Rocco (1561)
e S. Spirito (XVI sec.) la quale conserva
dipinti di D'Amico (XV sec.).
Nei dintorni si possono visitare le rovine dell'antica Plánula
distrutta dai Saraceni nel IX secolo.
La vicinanza del meraviglioso territorio del Parco
Nazionale del Pollino, che conserva intatti ambienti
naturalistici di sicuro fascino, consente di effettuare escursioni
e raggiungere i punti panoramici del monte
Raparo e del Monte Alpi.
Luoghi d'interesse
- Palazzo Baronale (XV sec.)
- Chiesa di S. Maria degli Angeli (XVI sec.)
- Chiesa di S. Spirito (sec. XVI-XVII)
- Chiesa di S. Rocco e Convento dei Cappuccini (1561)
- Rovine di Plánula
- Resti di un mulino in località Mancusi
- Sorgenti di Cugno di Viggiano, San Giovanni, Cuscone
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