MAZARA
DEL VALLO
Lungo le coste meridionali
della Sicilia occidentale Mazara
del Vallo ha sempre legato la sua esistenza alla
pesca ed al commercio marinaro. Tutt'oggi
la pesca è l'attività economica dominante.
Per la presenza del mare e del fiume l'area venne abitata
fin dal Neolitico.
Il primo insediamento urbano fu comunque voluto dai Fenici
(IX sec. a.C.) che fecero di Mazar
(significa porto in fenicio) un porto di scalo
per i loro traffici marittimi.
Mazara del Vallo divenne poi polis greca
amministrata da Selinunte
e dopo la distruzione di Segesta
nel 409 a.C. venne presa dai Cartaginesi
nel 406 a.C.. In seguito alla politica aggressiva
ed espansionistica di Dioniso I, Mazara passò
sotto il dominio di Siracusa
restandoci per circa 20 anni fino al 378 a.C.
quando fu ripresa dai Cartaginesi.
Nel 210 a.C. passò ai Romani
divenendo castrum e conoscendo un periodo di sviluppo
in epoca imperiale.
Conobbe poi l'arrivo dei Vandali e fece parte
del Regno Ostrogoto poi cancellato dai Bizantini
con la guerra greco-gotica (535-553 d.C.) voluta dall'imperatore
Giustiniano I e fatta dal mitico generale Belisario.
Dopo secoli bui sotto l'Impero Romano d'Oriente arrivarono
nell'827 gli Arabi che da qui iniziarono
la conquista di tutta la Sicilia.
Durante questo periodo la città fiorisce economicamente
ed assume il classico impianto urbanistico arabo con mura
quadrangolari e vicoli stretti e la sua fioritura
è tale che Mazara fu poi baluardo degli Arabi di fronte
alle mira di conquista di Ruggero d'Altavilla,
il quale conquistò tutta la regione (1072)
e fece di Mazara la sede del parlamento normanno
in Sicilia (1097). Poco prima (1093) la città
era diventata sede vescovile ed era stata
avviata la costruzione della cattedrale.
Numerosi sono i luoghi luoghi di interesse storico ed architettonico
di Mazara del Vallo: la Cattedrale
normanna in Piazza della Repubblica, sorta su una
precedente moschea e restaurata in epoca barocca; la la chiesa
di Santa Caterina, risalente al 1318 ma rimaneggiata
anch'essa nel XVIII secolo; la chiesa di Sant'Egidio
(1424) sede del museo di Sant'Egidio; la chiesa normanna
di San Michele (XI sec.); San Nicolicchio (1124).
Altre chiese più distanti sono S.Mari del Gesù
(XV sec.) con bel portale gotico e la chiesa della Madonna
dell'Alto, voluta da Giulietta d'Altavilla, figlia di Ruggero
II, nel 1103.
Nel 1998 nelle sue acque un pescatore ha rinvenuto a 400 metri
di profondità il famoso Satiro Danzante,
una statua forse appartenuta ad un corte dionisiaco d'una
bellezza rara e evocativa, oggi è esposta al Museo
Regionale di Sant'Egidio.
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