SIROLO
Tante sono le ipotesi sull'etimologia
del nome Sirolo. Tra le più accettabili
citiamo l’ipotesi greca per la presenza di un tempio
dedicato alla dea Minerva “Sciras” costruito sul
Conero e quella più accreditata che fa derivare il
nome da Sirio, comandante al seguito del
generale bizantino Belisario che sconfisse i Goti (V sec.
d.C.), che qui eresse un castello a guardia
del suo feudo. Il castello fu spesso vittima di attacchi dei
barbari ma risultò sempre inespugnabile.
Nell'XI sec. il feudo passò ai conti
Cortesi, nobili di origine germanica che lo tennero fino al
1225, anno in cui passò ad Ancona.
Fece poi parte dello Stato Pontificio fino
alla sua annessione al Regno d'Italia (1860).
Sirolo è un borgo medievale di rara bellezza attorniato
da una cinta muraria intatta interrotta da
un torrione merlato e da una porta gotico-medioevale.
Da visitare a Sirolo la badia di San Pietro
(1000) con facciata neoclassica e cripta, le chiese di San
Nicolò ('700) e del Rosario (1613).
Da non mancare una visita all'area archeologica "I
Pini", necropoli picena scoperta nel 1989 che
ha fatto emergere la più grande tomba gentilizia ad
anello contenente un carro piceno con ruote e telaio, corredi
e arredi ora conservati all'Antiquarium di Numana.
Sirolo è famosa in tutto il mondo per le sue spiagge
bellissime: Urbani, San Michele, dei Sassi Neri,
dei Gabbiani e delle Due Sorelle. Tutte lambite da un mare
dai fondali bellissimi che qui attraggono
tantissimi appassionati di subacquea.
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