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BAGNOREGIO
Nella zona geologica dei Vulcani Volsini dell'Alto
Lazio, Bagnoregio svetta all'orizzonte
adagiato su un colle immerso in un paesaggio di raro fascino.
Storia
La zona fu abitata fin dall'Età
del Bronzo (XII sec. a.C.) e per tutta l'Età
del Ferro (IX-VIII sec. a.C.) durante la quale
entrò nella sfera d'influenza etrusca dell'antica
Volsinii (Orvieto), fino al 264
a.C. quando il centro fu conquistato dai Romani
guidati dal console M. Fulvio Flacco.
Durante il periodo romano Bagnoregio conobbe
un periodo di sviluppo demografico attestato
dai numerosi cippi funerari, dalle lapidi e dai sarcofagi,
e dalle tombe a colombario (tipiche della Roma tardo imperiale).
Con la caduta dell'Impero Bagnoregio passò prima
nel Regno Ostrogota (476-535), fortificandosi
e assumendo il nome di Castrum di Balneum regis,
e poi brevemente nei domini bizantini prima
di essere conquistata dai Longobardi di
Agilulfo (605). Questi ressero il potere in Italia fino
al 774, quando Carlo Magno, re dei Franchi,
sconfisse e depose il re longobardo Desiderio, restituendo
al papato i possedimenti di Orvieto,
Bagnoregio, Ferento e Viterbo.
Nell'Alto Medioevo il centro divenne sede
diocesana (VI sec.) e assunse il nome di Bagnorea,
derivante dal toponimo latino Balneum Regis che
testimoniava la presenza e lo sfruttamento di alcune sorgenti
termali terapeutiche; si riporta sepsso che lo
stesso re longobardo Desiderio (sconfitto da Carlo Magno)
ne fece utilizzo ma gli storici più attenti parlano
di un precedente re goto.
Nel periodo alto medievale furono innalzate
la Cattedrale (poi rimaneggiata nel XI sec.) e la Chiesa
di San Pietro (distrutta dal sisma del 1695). Signori di
Bagnoregio furono in questo periodo i Monaldeschi,
forse di ascendenza franca, i quali governarono il feudo
fino al 1161 quando Bagnoregio divenne
libero Comune dotato di suoi statuti.
Il '200 vide Bagnoregio schierata nella
fazione ghibellina in uno scontro sanguinoso tra le città
di Viterbo (ghibellini) e Orvieto (guelfi) che coinvolse
tutta la Tuscia. Il secolo e il borgo diedero i natali (1217)
a San Bonaventura, Dottore della Chiesa
e tra i maggiori biografi di san Francesco d'Assisi.
All'inizio del '300 il centro tornò
in possesso dei Monaldeschi della Cervara
i quali diedero inizio alla costruzione del Castello (1318),
successivamente distrutto dalla popolazione in rivolta (1457).
Entrata nella sfera d'influenza del papato
subì alla fine del XV secolo gravi danni a causa
di un bombardamento delle truppe francesi guidate da Carlo
VIII (1494) durante la sua discesa in Italia.
Passò quindi sotto l'influenza della Chiesa di Roma
e fu governata per lungo tempo da cardinali di nomina
pontificia (1496-1612).
Nel 1695 un forte sisma
provocò enormi danni a Bagnoregio e Civita, e determinò
l'isolamento dei due centri.
Durante il '700 Bagnoregio sperimentò
l'invasione di truppe spagnole (1774) e
la conquista effimera dei Francesi (15
febbraio 1798); ma furono i moti unitari del '61
e le conseguenti battaglie tra truppe pontificie e garibaldini
a lasciare un segno nella storia del luogo: il 5
ottobre 1867 Bagnoregio fu teatro di una battaglia,
sfavorevole alle camicie rosse, che lasciò sul terreno
13 morti e causò 57 feriti e 115 prigionieri.
Passata con voto plebiscitario nel Regno D'Italia
(2 ottobre 1870) Bagnoregio uniformerà la sua storia
a quella dell'intero Paese fino alla Seconda Guerra
Mondiale quando, la seconda metà di settembre
1943, fu occupata dalle truppe tedesche.
La mattina del 11 giugno del 1944 le truppe
angloamericane si scontrano con i Tedeschi e, due giorni
dopo, gli Alleati entrano a Bagnoregio accolti dalla popolazione
in festa.
Il ponte pedonale inaugurato nel 1965
ha sì ricollegato l'antica Bagnoregio con la zona
di Civita ma appare chiaro a ogni visitatore che a tutt'oggi
si tratta quasi di un collegamento simbolico più
che effettivo.
Visita alla città
Superata la parte più moderna del
centro - che ha comunque delle significative emergenze
architettoniche - si arriva nei pressi del ponte viadotto
che conduce all'antica civita; qui si deve parcheggiare
e proseguire a piedi, avvolti da un panorama mozzafiato,
fino a Porta S. Maria che si apre nelle
mura perimetrali del borgo antico: in pochi
passi si viene immersi in un altro mondo.
Appena entrati si nota subito la fierezza dei pochi abitanti
di Bagnoregio che affiora dalla cura maniacale dei restauri
e dei dettagli delle case, con scale esterne in muratura
decorate di fiori dove campeggiano indisturbati gatti solitari.
La passeggiata porta diretti sulla piazza dove sorge la
Chiesa di San Donato, antico edificio costruito
sul luogo dove sorgeva un tempio d'epoca romana, la quale
conserva dipinti di varie epoche.
Proseguendo lungo la via principale si arriva ad una terrazza
belvedere che permette allo sguardo di abbracciare
il panorama delle vallate circostanti e la delicata equilibrio
tra le forze erosive della natura e quelle costruttive messe
in atto dall'uomo.
Luoghi d'interesse
- Chiesa di San Donato in Civita di Bagnoregio
- Porta S. Maria
- Mura medievali
- Palazzo Comunale
- Chiesa dell'Annunziata o di S. Agostino
- Monumento a San Bonaventura
- Porta Albana
- Cattedrale
- Parco della Rimembranza
- Piramide Garibaldina
- Chiesa di San Bonaventura (1856)
- Belvedere di San Francesco Vecchio (Grotta di San Bonaventura)
- Valle dei Calanchi
Musei
- Nessun Museo segnalato
Eventi
- Festa di S. Antonio Abate la Domenica successiva
al 17 gennaio
- Processione del Venerdì Santo
- Passeggiata tra i calanchi in maggio
- Palio della Tonna la 1° domenica di giugno
- Civita Film Fest a giugno
- Sagra del Cinghiale dal 8 al 10 luglio in Frazione di
Vetriolo
- Festa patronale di San Bonaventura il 15 luglio
- Festa patronale di San Donato il 7 Agosto in Frazione
di Vetriolo
- Festa dell'Assunta il 15 agosto in Frazione Castel Cellesi
- Festa di S. Ildebrando il 23 Agosto
- Palio della Tonna la 2° domenica di settembre
- Festa del Bosco in ottobre
- Presepe Vivente il 26 dicembre, il 1° e il 6 gennaio
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BAGNOREGIO
borgo d'arte
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BAGNOREGIO |
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