MUSEI
DI NAPOLI
Castel Nuovo:
è la struttura maestosa che svetta sul lato meridionale
di Piazza del Municipio ed è la più imponente
costruzione civile del periodo angioino e aragonese della
città. La realizzazione iniziò nel 1279 per
le nuove esigenze di corte che non si adattavano bene agli
altri due castelli “dell’Ovo” e “Capuano”.
Oggi ospita il Museo Civico e la Società Napoletana
di Storia Patria. È caratterizzato da elementi architettonici
importantissimi come le Torri, la Sala Grande o dei Baroni,
ma soprattutto l’Arco di Trionfo di Alfonso che risale
al 1453/68.
Palazzo Reale:
si affaccia sulla famosa e centralissima Piazza del Plebiscito
e il primo nucleo risale al 1602, poi ci furono degli ampliamenti
fra il 1743/48 e anche dal 1837 dopo un incendio. Conserva
gli Appartamenti Storici, la Biblioteca Nazionale “Vittorio
Emanuele”. La zona dell’appartamento storico è
area museale che conserva ancora arredi, arazzi e dipinti
di altissima qualità.
Complesso Monumentale di Santa Chiara:
è uno dei monumenti più importanti della città
e sorse per volontà di Roberto d’Angiò.
L’edificazione iniziò dal 1310; complesse vicende
storiche e architettoniche hanno modificato o addirittura
trasformato nel tempo la funzionalità dell’edificio.
Il complesso comprende il Monastero dei Minori, la Basilica
di Santa Chiara (il “pantheon” di Napoli); il
meraviglioso Chiostro Maiolicato delle Clarisse; il Museo
dell’Opera di S. Chiara con l’area archeologica.
Galleria d’Arte Moderna:
la collezione di pittura di fine Ottocento ha sede nell’Accademia
di Belle Arti, presso l’ex convento di San Giovanni,
fra Santa Maria di Costantinopoli e Piazza Bellini. La parte
più consistente della raccolta è dedicata ai
paesaggisti della scuola napoletana del secondo Ottocento.
Museo Archeologico Nazionale:
si trova al termine di via Santa Maria di Costantinopoli e
domina l’omonima piazza. È senza dubbio una delle
più importanti raccolte archeologiche del mondo per
quel che riguarda la civiltà greco-romana. il palazzo
che ospita il Museo era l’edificio della cavallerizza
del 1586, trasformato nel Palazzo degli Studi tra il 1600
e il 1700.
Certosa e Museo Nazionale di San Martino:
la Certosa di San Martino venne fondata nel sec. XIV, ma già
dal XVI iniziò a subire delle trasformazioni. È
la più spettacolare testimonianza della cultura napoletana
del ‘600. Il museo annesso alla certosa, risale al 1866.
Il complesso museale ha vissuto una lunga campagna di restauro
che si conclusa nel 2000, per il riallestimento delle collezioni
e degli ambienti. Il museo comprende arredi sacri, una sezione
navale, i meravigliosi giardini della Certosa con gli straordinari
scorci panoramici, un antico studiolo, una sezione dedicata
ai presepi, dipinti che raccontano in successione la storia
della città e le sue grandi vicende.
Museo Nazionale di Capodimonte:
ha sede nella grande struttura, che si articola attorno a
tre cortili, del Palazzo Reale di Capodimonte. La decisione
di creare qui un museo risale a Carlo di Borbone che vi sistemò
la collezione donatagli dalla madre Elisabetta Farnese. Dal
1758/59 le sale ospitarono la “Real Galleria di Parma”,
come veniva chiamata allora la collezione. La moderna struttura
delle Gallerie Nazionali risale al 1957. Dopo il terremoto
del 1980 sono stati necessari profondi lavori di ristrutturazione:
il primo livello è stato riaperto nel 1995 mentre il
secondo nel 1999. Il museo comprende un Gabinetto di Disegni
e Stampe, la Galleria dell’Ottocento, la Galleria Farnese,
la Collezione Borgia, l’appartamento storico, la Galleria
delle Porcellane e il salottino di porcellana. Al secondo
piano trovano posto la Galleria di Pittura Napoletana dal
XIII al XVIII sec, la Collezione d’Avalos, la sezione
di Arte Contemporanea.
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