VERONA
Da via Mazzini si sfocia -
non prima di aver reso omaggio alla cosiddetta Casa di Giulietta,
con riferimento alla storia di Giulietta e Romeo – in
Piazza delle Erbe, l’altro centro vitale veronese: costruita
sul sito dell’antico Foro Romano, è caratterizzata
dalle case torri medievali che portano ancora tracce degli
affreschi originari e dal mercato quotidiano: la Colonna del
Mercato, la Berlina e la Fontana di Madonna Verona sono gli
elementi scultorei che abbelliscono la piazza, ma su tutti
i lati si affacciano case con bifore, torri e merlature a
ricordare lo splendido periodo medievale della città.
Attraverso l’Arco della Costa – dalla costa di
balena che vi pende – si passa a Piazza dei Signori,
la sede delle pubbliche istituzioni cittadine: una piazza
dalla forma regolare con il Palazzo Comunale del XII sec.,
e la Torre dei Lamberti. La Loggia del Consiglio e il Palazzo
del Governo sono invece testimonianze rinascimentali. A destra
del Palazzo del Governo si giunge alle Arche Scaligere: sono
le tombe monumentali, a forma di edicola, dei signori di Verona
e vanno considerate come uno dei più insigni esempi
europei dell’ultima fase del gotico, il cosiddetto gotico
fiorito.
Oltre la piazza dei Signori, si torva la Chiesa di S. Anastasia:
un grandioso edificio gotico voluto dai Domenicani eretto
tra il 1290 e il 1481. Dalla riva d’Adige dietro la
chiesa si possono ammirare il Teatro Romano e la salita collinare
verso Castel San Pietro, uno dei baluardi delle fortificazioni
austriache. Sempre dalla riva d’Adige si giunge al Duomo
che porta i segni della costruzione romanica, dei rimaneggiamenti
gotici e delle aggiunte rinascimentali.
Dal centro città, da Piazza Bra, è facile raggiungere
il Castelvecchio, voluto da Cangrande della Scala nel 1354/57
e completato nel 1375: la costruzione è in cotto, tutta
merlata, con torrioni, cortili e ponti levatoi. Al suo interno
corre un tratto delle mura di epoca comunale; il Ponte Scaligero
sul retro venne distrutto dai bombardamenti del 1945 e ricostruito
con i materiali recuperati sul letto del fiume. Castelvecchio,
dopo un esemplare restauro avvenuto nel 1956 ad opera di Carlo
Scarpa – architetto che qui a Verona firma anche la
prestigiosa sede della banca locale in Piazza Nogara –
è sede del Civico Museo d’Arte con capolavori
di Pisanello, Stefano da Verona, Mantegna, Bellini, Vivarini,
con la famosa statua equestre di Cangrande e con una collezione
straordinaria di sculture medievali al piano inferiore.
Appena fuori dal centro, su un’ampia e isolata piazza,
si erge la Chiesa di S. Zeno Maggiore, uno dei più
importanti edifici del romanico italiano. Affiancata dalla
torre di un’antica abbazia e da un campanile, la chiesa,
sorta sul luogo di sepoltura del primo vescovo veronese, venne
costruita fra il XII e il XIII sec. e l’abside conclusiva
è del 1398. La facciata a salienti è decorata
da un protiro e da un grande rosone; il portale è decorato
con rilievi bronzei con storie del Vecchio e del Nuovo Testamento.
L’interno è sobrio e maestoso, caratterizzato
dallo spettacolare soffitto ligneo in travi curvate a vapore,
il cosiddetto soffitto a carena di nave, che risale al 1386.
sull’altare è posizionata la Pala di S. Zeno,
un dipinto complesso e ricco di allegorie, che risale al 1459
ed è opera di Andrea Mantegna che firma qui uno dei
suoi capolavori assoluti.
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