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MAIDA
In quello che è l'istmo calabro che
divide i due golfi di Squillace e S. Eufemia, Máida
si affaccia sul Torrente Cottola e sulla Piana di Lamezia
Terme.
Storia
La leggenda la identifica con
l’antica Melanio, città fondata
dagli Enotri e dal loro Re Italo.
Altri ancora la credono Maghyda, fortezza
bizantina (VII sec. d.C.) citata da alcuni
documenti greci.
Altri infine affermano che sia nata a causa della migrazione
degli abitanti costieri a causa delle incursioni di
Saraceni (IX sec.).
A favore dell'ipotesi leggendaria, tutta da verificare, sono
state rinvenute lastre tombali dell'Età
del Ferro.
Le notizie storiche documentate sul borgo risalgono all'XI
secolo e registrano un attacco saraceno dell'’emiro Akai al Castro Maidano (1020).
Il fatto che fosse già un'importante fortezza accredita
l'origine bizantina (VII sec.).
I Normanni la ottennero nel luglio del 1057
patteggiando un accordo con i suoi abitanti ed in seguito
fecero costruire il Castello.
La fortezza venne poi ampliata da Federico II di Svevia
(XIII sec.), fortemente rimaeggiata nei secoli XVI e XVII
e distrutta dal terremoto del 1783.
Il territorio di Máida fu teatro il 16 luglio
1806 di una battaglia tra Francesi ed Inglesi
favorevole a quest'ultimi.
I cittadini parteciparono poi ai moti risorgimentali.
Visita alla città
Maida
è dominata dai resti del Castello normanno
distrutto dal terremoto del 1783.
Da visitare la Parrocchiale di S. Nicola di Latinis
e l'Oratorio della Congregazione di S. Domenico.
La posizione di Maida nell'istmo calabro
consente di fare visite sia alla costa tirrenica
e a quella ionica.
Luoghi d'interesse
- Parrocchiale di S. Nicola
di Latinis
- Resti del Castello Normanno
- Oratorio della Congregazione di S. Domenico
- Visita di Vena di Maida
- Visita di Lamezia Terme
(Nicastro)
- Visita di Squillace
Musei
- Nessun Museo segnalato
Eventi
- Festa Patronale di S. Francesco
di Paola il 2 aprile
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