BELCASTRO
Antico centro medievale della Sila Piccola, Belcastro
gode di una bella posizione panoramica sulle coste ioniche
del Golfo di Squillace.
Storia
La sua fondazione sembra risalire
all'epoca bizantina (VI sec. d.C.), anche
se recenti ritrovamenti di reperti databili all'Età
del Bronzo potrebbero far pensare ad una continuità
dell'insediamento umano a partire dal 2° millennio
a.C..
Storicamente le notizie certe la vedono sede vescovile
(IX sec.) in età bizantina e centro fortificato
già a partire dall'VIII secolo col nome di Geneocastrum.
Le mura vennero erette per difendersi dall'attacco dei Saraceni,
già stanziati in Sicilia
dall'830, i quali riuscirono alla fine (896)
ad espugnare il borgo occupandolo per 40 anni.
I Bizantini si riappropriarono di Belcastro
nel 936 ma dovettero cedere all'arrivo dei
Normanni (1065) i quali
assegnarono il centro alla famiglia Faloch
e fecero di Belcastro una contea del Regno.
In questo periodo i Faloch si alternarono al potere con la
famiglia d'Aquino alla quale l'amministrazione
di Belcastro passò definitivamente nel 1277.
Questi ressero il centro fino al 1373, periodo
in cui cambiò nome in Bellocastum
(1331).
La salita al potere dei Sanseverino (1373)
durò poco e, a causa della loro insubordinazione alla
corona, Belcastro passò prima al conte Pietro Paolo
da Viterbo (1404), poi per vendita ai Ruffo
(1427).
Da qui il feudo finì come dote allo spagnolo don
Antonio Centelles il quale, resosi responsabile di
ribellione alla corona, perse tutti i suoi beni compreso Belcastro
che tornò alla Corona Spagnola (1444).
Nel 1462 il borgo fu affidato ad Enrico d'Aragona,
figlio di Ferdinando I, e nel 1472 a Ferrante
de Guevara, il quale partecipò alla Congiura
dei Baroni perdendo il suo patrimonio.
Il feudò andò a Giovan Giacomo Trivulzio (22
aprile 1487) il quale allo scoppio della guerra franco-spagnola
decise di schierarsi con Carlo VIII (1497) che poi perse il
conflitto lasciando la Francia in ginocchio.
Nel 1500 Belcastro fu acquistato dalla contessa Costanza d’Avalos
d’Aquino e nel giro di pochi anni il borgo fu di Alvise
d'Aquino (1528), di Alfonso d'Avalos (1541), di Ferrante d'Aragona
(1542), di Tommaso de Diano (1548), di Scipione Imperato (1554).
Ad interrompere la danza al potere ci pensò Giovan
Battista Sersale il quale acquistò Belcastro
nel 1577 per 80 mila ducati. La sua discendenza governò fino al 1673, periodo in cui un forte terremoto danneggiò Belcastro (1645).
Salirono poi al potere i Caracciolo (1673), i Poerio (1714),
i de Mayda (1746) i quali ressero il potere fino al 1755,
anno in cui tornarono i Poerio.
Nel 1799 Belcastro aderì agli ideali
repubblicani inaugurando un periodo di scontro con
le truppe del cardinale Ruffo il quale si riprese l'abitato
fino al 1803, anno in cui tornò ai Poerio che governarono
fino all'unificazione d'Italia
(1861).
A Belcastro nacque San Tommaso
d'Aquino, membro della potente famiglia feudale che
gestì il borgo durante il Medioevo.
Visita alla città
Domina il colle di Belcastro
il Castello (XIV sec.) con la bella Torre
Mastra. Qui si possono ammirare anche l'ex Cattedrale
di S. Michele Arcangelo (XII-XIII sec.)e l'antica
cinta muraria.
Scendendo per i bei vicoli del centro storico s'incontrano
la Chiesa della Pietà, che custodisce
al suo interno un Madonna Bizantina in legno (XI sec.), la
quattrocentesca Cappella di S. Rocco e Palazzo
Poerio, costruito nel '600 dai Sersale.
Notevoli anche i resti del castello bizantino
sul colle Timpe e quelli della Chiesa di S. Maria
della Sanità.
Da Belcastro è facile ragigungere
il Parco Nazionale della Sila per effettuare
interessanti escursioni naturalistiche .
Luoghi d'interesse
- Castello dei Conti d'Aquino
- Palazzo Poerio (1645)
- Cattedrale di S. Michele Arcangelo (XII-XIII sec.)
- Cappella di S. Rocco (XVI sec.)
- Chiesa della Pietà (XVI sec.)
- Rione Castellaci
- Resti del Castello Bizantino sul colle Timpe
- Chiesa della SS. Vergine dell'Annunziata ('400)
- Palazzo Poerio
- Ruderi della Chiesa di S. Maria della Sanità
- Resti della Torre del Crocchio
- Resti della Torre di Magliacane
- Visita di Santa Severina
- Visita di Sersale
- Visita di Zagarise
- Visita di Andali
- Visita di Cropani
- Visita di Petilia
Policastro
Musei
- Nessun Mueso segnalato
Eventi
- Festa Patronale il 7 marzo
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