MUSEI
DI TREVISO
Seminario Vescovile
– San Nicolò:
annesso alla stupenda chiesa gotica – uno dei migliori
esempi italiani di questo stile architettonico – dedicata
a S. Nicolò c’è l’ex convento domenicano,
trasformato in sede del Seminario Vescovile per decreto di
papa Gregorio XVI (1832/46). La struttura del convento si
compone di pù corpi architettonici sorti attorno a
due grandi chiostri. Sul primo chiostro si affaccia la Sala
del Capitolo dei Domenicani, un’architettura romanica
(come testimoniano il portale, le finestre e le tracce di
affresco con la Crocifissione) interamente affrescata da Tommaso
da Modena nel 1352. l’affresco è suddiviso in
40 riquadri e ognuno dei quali “ritrae” un frate
domenicano nel suo studiolo, intento alla lettura. Lo stato
di conservazione è piuttosto buono anche se necessitano
di una pulitura. Sono scene perfette per qualità dei
colori, cura di ogni singolo particolare (le matite, i righelli,
i libri, i temperini e la prima rappresentazione nell’arte
italiana degli occhiali), caratterizzazione dei volti. Da
metà del 2005 dovrebbero partire i lavori di restauro
conservativo per cui non è detto che la sala sia aperta
al pubblico.
Museo Bailo:
si trova in via Cavour. È temporaneamente
chiuso al pubblico a causa di restauri e comunque parte della
collezione verrà riallestita nella nuova sede dell’ex
Convento di Santa Caterina. È un ricchissimo museo
che esiste dal 1851 e che comprende sia una importante sezione
archeologica (con reperti celti, romani e paleoveneti) che
una ricca pinacoteca con pregevoli opere che vanno dal 1300
fino all’800 con particolare riferimento alla pittura
veneta cinquecentesca. C’è anche una sezione
di arte del ‘900 (galleria Comunale di Arte Moderna)
con opere di Arturo Martini, Gino Rossi, Juti Ravenna, Toni
Benetton.
Museo Diocesano di
Arte Sacra:
ha sede nel complesso delle cosiddette Canoniche Vecchie,
dietro le absidi del Duomo, fra strutture architettoniche
medievali. Venne istituito nel 1988 ed è stato recentemente
riorganizzato. Il percorso è complesso perché
si attraversano le varie stratificazioni storiche, su livelli
diversi, delle fasi costruttive del Duomo e delle Canoniche
stesse: caratteristica che rende la visita molto particolare
e unica nel suo genere. Notevolissimi per qualità e
importanza storica sono gli oggetti sacri e i paramenti conservati,
tra i quali spicca la grande statua in argento (1636) di San
Liberale, il patrono della città.
Complesso Museale
di Santa Caterina:
in fase di completamento. La chiesa e il grande convento diventeranno
la nuova sede dei musei di Treviso alleggerendo così
la sede storica del Museo Bailo di via Cavour e dando maggior
spazio espositivo e respiro alle opere. In questo modo anche
la Collezione Salce troverà degni spazi espositivi:
si tratta di una delle più importanti collezioni europee
di manifesti pubblicitari e che comprende più di 25.000
esemplari.
Ca’ da Noal
– Museo della Casa Trevigiana:
si trova in via Canova, all’interno di una notevole
architettura tardo gotica. Sono qui ospitati molti degli originali
scultorei o rilievi che ornavano i vari punti della città
e che nel tempo sono stati sostituiti da copie per motivi
di conservazione. La raccolta comprende anche antiche opere
in ferro battuto, in terracotta, nonché mobili, ceramiche
e stoffe d’epoca. Un vero e proprio museo delle arti
applicate.
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