MUSEI
DI TORINO
Cappella della Sacra
Sindone:
non un vero e proprio museo ma un luogo di pellegrinaggio
religioso e di meditazione. Si trova alle spalle dell’abside
della Cattedrale, in Piazza San Giovanni. Progettata da Guarino
Guarini a partire dal 1668 per ospitare quella che forse è
la più importante reliquia del mondo cristiano, è
anche uno dei capolavori del barocco italiano. Un furioso
incendio però distrusse la cappella nell’aprile
del 1997, deformando con il calore addirittura i marmi della
teca che conservava la Sindone. La reliquia però venne
salvata dall’intervento dei vigili del fuoco e ora è
conservata presso l’altare maggiore della Cattedrale.
Nel frattempo proseguono i delicatissimi lavori di vera e
propria ricostruzione dell’architettura.
Museo dell’Antichità:
la sede è in Corso Regina Margherita, ma effettivamente
l’ingresso è aperto su via XX settembre. Nelle
ex serre del Palazzo Reale e nella cosiddetta Manica Nuova
sono conservati i reperti archeologici dell’area piemontese.
L’allestimento segue il restauro del 1998. il terzo
ampliamento seminterrato ingloberà nel museo anche
gli scavi archeologici del Teatro Romano. Le testimonianze
conservate nella collezione riguardano oggetti della vita
pubblica e privata di epoca romana, l’epigrafe del II
secolo dove appare per la prima volta il nome della città,
apparati decorativi. L’esposizione cronologica accompagna
il visitatore fino al medioevo.
Palazzo Madama:
si trova al centro di Piazza Castello e il suo nome deriva
dal fatto che era l’abitazione delle reggenti al trono
(madame reali). L’aspetto architettonico è piuttosto
eterogeneo, ma l’intervento più importante è
la facciata di Juvarra del 1718. È in corso di restauro
e la riapertura è prevista entro il 2005: saranno così
visitabili le stanze barocche, il salottino cinese, la sala
delle feste e la torre Savoia.
Museo Civico d’Arte Antica:
è ospitato nei raffinati ambienti di Palazzo Madama
e anche in questo caso la riapertura è prevista per
il 2005. Ospita importanti dipinti che coprono un percorso
artistico che parte dal 1400 per arrivare al 1700. Sono presenti
anche collezioni di sculture, ceramiche, smalti, avori e altri
esempi di arti applicate.
Museo Egizio:
è forse il museo più famoso di Torino e uno
dei musei archeologici più importanti d’Italia.
È ospitato nel Palazzo dell’Accademia delle Scienze,
in Piazza Carignano. Le origini di questa collezione risalgono
al 1760 e da quel momento è stato un continuo succedersi
di nuove acquisizioni o di donazioni. La collezione è
la terza al mondo per quantità e qualità dei
pezzi (dopo il museo del Cairo e il British Museum di Londra)
e ancor oggi viene arricchita come è il caso del “papiro
di Artemidoro” lungo 250 cm che risale al I secolo a.C.
e che riporta una magnifica carta geografica. Il museo conserva
suppellettili sacre, corredi funerari, papiri, statue e ricostruzioni
di intere tombe.
Galleria Sabauda:
l’altra parte del Palazzo dell’Accademia delle
Scienze è occupata dall’esposizione della collezione
di dipinti che i Savoia iniziarono a collezionare dalla metà
del XVI secolo a cui si aggiungono le opere della collezione
del finanziere torinese Gualino precedentemente disperse fra
le varie ambasciate d’Italia all’estero. Le due
collezioni comprendono opere di tutti i maggiori nomi della
storia della pittura non solo italiana ma anche fiamminga
e olandese.
Museo Nazionale del Cinema – Mole Antonelliana:
si trova in via Montebello ed indubbiamente è uno dei
simboli della città. Venne iniziata nel 1862 su progetto
di Alessandro Antonelli come tempio e sede del centro israelitico.
Venne conclusa, non senza diverse interruzioni e problemi
statici, nel 1889 (lo stesso anno della Torre Eiffel di Parigi)
e raggiungendo un’altezza di 167,5 metri. Un ascensore
interno porta al tempietto sommitale dal quale si gode un
panorama completo della città e del territorio. Dal
2000 è la sede del Museo del Cinema. L’allestimento
del museo è su cinque livelli e copre una superficie
di 3200 mq. Oltre a oggetti, costumi, manifesti e ricostruzioni
di set il museo si avvale delle più avanzate installazioni
interattive e multimediali.
Pinacoteca Giovanni e Marella Agnelli:
si trova sulla sommità dello stabilimento del Lingotto
(sul proseguimento di Corso Giambone) e ne completa la ristrutturazione
che già aveva dato pregevoli elementi architettonici
come l’auditorium di Renzo Piano del 1994 o la “Bolla”
ossia l’avveniristica sala congressi posta a 40 metri
dal suolo consistente in un semisfera di cristallo, sostenuta
da deu gigantesche travi d’acciaio e collegata ad un
eliporto. La struttura della Pinacoteca, sempre di Renzo Piano,
è detta “Lo Scrigno”. Fortemente voluta
da Giovanni Agnelli, ospita 25 capolavori dalla collezione
di famiglia. Le opere partono dal ‘700 veneziano (Canaletto,
Bellotto, Tiepolo), passano per l’Impressionismo (Manet
e Renoir) e arrivano alle avanguardie (Picasso, Matisse, Modigliani).
Una curiosità è che si può arrivare alla
collezione in taxi percorrendo sia le antiche rampe elicoidali
della fabbrica che la pista di collaudo sulla sommità
del tetto.
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