PARABITA
Parabita è situata
in provincia di Lecce su
un territorio di natura carsica costellato di grotte e non
lontano dalla costa jonica.
Il suo territorio fu abitato fin dal Paleolitico
e di seguito fino all'età del Bronzo
come dimostrato dai ritrovamenti effettuati nella Grotta Mazzuchi.
Ma gioiello più antico rinvenuto a Parabita sono le
cosiddette Veneri di Parabita, statuine femminili
scolpite su osso di bue o di cavallo risalenti a 12.000 anni
fa.
Antico nucleo della città fu la messapica Bavota
che fu poi romana (III sec. a.C.) e venne distrutta dai Saraceni
nel 927 d.C.). Gli abitanti superstiti fondarono allora Parabita
pochi chilometri più a sud.
Nel territorio sono state rinvenute monete
a testimoniare la ricchezza di Bavota ai tempi di Roma
repubblicana (88 a.C.) che le concesse il
diritto di conio.
Passata sotto i Normanni (XI sec.), gli Svevi
(XIII sec.) e gli Angioini (XIII-XIV sec.)
i quali fecero costruire il castello, Parabita
fu amministrata da vari feudatari tra i quali i Sanseverino
(XIV sec.), i de Caris (XV sec.) e gli Orsini
del Balzo che la gestirono fino al 1528 quando, dopo
la battaglia tra i francesi (sostenuti dagli Orsini) e gli
spagnoli, passò al Regio Demanio.
Acquistata nel 1536 da Pirro Castriota
passò successivamente ai Ferrari all'inizio
del XVIII secolo per confluire infine nel Regno d'Italia nel
1861.
A Parabita si può visitare
il bel Castello aragonese modificato poi
nei secoli successivi e soprattutto dal feudatario Castriota
a partire dal 1536.
Tra i palazzi civili ricordiamo Palazzo
Veneziani, ricordo della breve dominazione di Venezia
(fine '500), Palazzo Ferrari, Palazzo Vinci e Palazzo Castriota.
La Cattedrale è dedicata a San Giovanni Battista e
sorge su un edifico più antico.
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