LECCE
La città pugliese,
capoluogo di provincia , si trova nella penisola salentina.
Situata a 12 km dalla costa adriatica e a 25 km da quella
ionica, Lecce sorge al centro di una fertile
pianura, il cui fondo è ricoperto da calcari marnosi
largamente usati nell'edilizia locale (la terra di Lecce o
pietra leccese).
Fu l'antico municipio romano di Lupiae, che acquistò
una certa importanza nel II sec. al tempo di Marco Aurelio.
Disputata a lungo durante la guerra gotica nel VI secolo,
fu per due volte conquistata e saccheggiata dal re dei Goti,
Totila, nel 542 e nel 549. Decaduta sotto i Longobardi anche
per l'ascesa di Otranto, dopo la morte di Ottone II (983)
passò sotto il controllo del catapano bizantino di
Bari, cui era stata contesa dagli Arabi, e divenne un importante
centro religioso e culturale. Dopo la conquista normanna (1040
circa) Lecce diventò contea e seguì le sorti
del regno. Fu poi donata da Federico II al figlio naturale
Manfredi; passata ( XIII sec.) agli Angiò, fu feudo
dei Brienne che provvidero a recingerla di mura, poi ( XIV
sec.) degli Enghien e degli Orsini-Del Balzo; nel 1463 fu
resa soggetta “immediatamente” alla corona di
Napoli. Lecce nel XV secolo era diventata punto d'incrocio
dei traffici commerciali nel basso Adriatico ed era quindi
frequentata da mercanti fiorentini, veneziani e balcanici;
poté così raggiungere un notevole benessere
economico, che attrasse le mire dei Turchi, un attacco dei
quali fu respinto nel 1480. I nuovi padroni del regno di Napoli,
gli Spagnoli, la fortificarono.
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