CERIGNOLA
Anticamente sul luogo dove
sorse Cerignola si trovava un villaggio abitato
forse dai Dauni, popolo di origine Iapigia
e quindi illirica, e conosciuto con il nome di Keraunaia.
L'antico abitato venne distrutto da Alessandro I d'Epiro
detto il Molosso nell'ambito degli scontri tra le
città messapiche e la greco-spartana Taranto
avvenuti nel 324 a.C..
Gli abitanti dapprima volsero in fuga fondando nuovi centri
nel territorio circostante ma successivamente, in epoca
romana, si raggrupparono attorno al castello
del Curatore romano, curatore degli immensi granai
dell'impero presidiati dai soldati romani e quindi considerati
luoghi molto sicuri, e fondarono Cerignola.
In seguito alla costruzione della via Traiana
(108 d.C.), percorso costiero alternativo
alla via Appia per raggiungere Brindisi,
Cerignola divenne famosa come stazione
di ristoro e cambio dei cavalli riconosciuto nell'attuale
Chiesa di San Domenico.
La fine dell'impero romano diede inizio al periodo oscuro
delle invasioni barbariche dei Goti
di Alarico (411 d.C.) e dei Vandali
di Genserico (metà del V sec. d.C.). Dopo la pausa
del Regno Ostrogoto (476-535) in Italia
e la guerra greco-gotica (535-553), che sancì la conquista
della Puglia ad opera dei Bizantini,
Cerignola fu al centro della lotta
tra Longobardi e Bizantini, tra i quali s'inserirono i Saraceni,
stanziati in Sicilia
dal IX secolo, che spesso effettuavano vere e proprie scorribande
lungo le coste pugliesi.
I Normanni, arrivati a Cerignola nel 1040,
diedero sviluppo e prosperità a tutti centri della
Puglia, poi continuato sotto la dominazione degli Svevi
(1194-1268). Di questo periodo
è la formazione di una centro protetto da mura e torri
a difesa del borgo.
L'avvento degli Angioini coincise per Cerignola
con un periodo di declino durante il quale
la città fu retta da vari feudatari. Gli stessi Angiò
la cedettero nel 1271 ai de Parisiis, poi
seguiti dagli Artus, dai de Vicini, dai Pipino.
Nel 1418 Giovanna II d'Angiò, regina
di Napoli, vendette
Cerignola a Ser Gianni Caracciolo
il quale ne divenne unico signore per dodicimila ducati.
Il 28 aprile 1503 fu combattuta la battaglia
di Cerignola che vide schierati contrapposti l'esercito
spagnolo e quello francese e si risolse con la sconfitta di
questi ultimi.
Il feudo passò per via matrimoniale nel 1611
alla famiglia Pignatelli la quale lo resse
fino all'abolizione del feudalesimo il 2 agosto 1806.
Durante il XVIII secolo Cerignola
fu teatro di catastrofi naturali. Memorabile il terremoto
del 1731 che distrusse anche parte del Castello.
In seguito alla bonifica integrale del territorio
circostante l'abitato, Cerignola divenne
uno dei centri di maggiore sviluppo dell'agricoltura del Sud
Italia.
L'abitato di Cerignola vale la visita mantenendo intatta la
sua fisionomia medioevale nel borgo conosciuto come Terra
Vecchia dove si passeggia tra caratteristici
vicoli acciottolati e si possono visitare la Chiesa
Madre (XI - XIII sec.) e le chiese di Sant'Agostino
e San Leonardo (XV sec.).
Fuori città è possibile visitare la chiesetta
di Ripa Alta che custodisce la famosa icona
bizantina della Madonna di Ripalta, un dipinto risalente
al 500 d.C. raffigurante la Madonna, patrona
di Cerignola che viene festeggiata ogni anno l'8 settembre.
|